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Vacanze culturali nel Salento

CULTURANZE è una vacanza culturalmente in movimento. Strutture ricettive extralberghiere, mettono a disposizione di artisti e studiosi, un alloggio per una settimana in cambio di un loro contributo culturale. Gli ospiti delle strutture sono i fruitori finali ed esclusivi dell'offerta culturale (calendario eventi).

Uno scambio in cui tutti sono vincitori: artisti-studiosi, viaggiatori-turisti e gestori delle strutture.

Artisti e studiosi, adoperano il proprio talento culturale come moneta di scambio per ottenere un alloggio per le vacanze: CULTURAL-COIN.

Viaggiatori-turisti, hanno l'opportunità di vivere la Cultura a Tu per Tu. Ogni settimana, in un contesto amichevole ed informale, viene annullata la barriera del palco, della cattedra ed ognuno è coinvolto in prima persona durante l'evento culturale.

Gestori delle strutture ospitanti, sensibili alla Cultura, trasformano un bel sogno in un progetto sostenibile economicamente: in periodi meno affollati, il valore aggiunto del turismo esperienziale nel campo culturale per i propri ospiti.

Non a caso le settimane dedicate alle Culturanze sono quelle in cui gli eventi disponibili sul territorio sono pochi: da sabato 30 maggio a sabato 13 giugno e da sabato 26 settembre a lunedì 5 ottobre 2015.

Con questo progetto si conduce una scommessa: chiamare a raccolta quei tanti (e sono davvero numerosi) che alla parola "Cultura" accorrono felici e curiosi.

Contestiamo la frase "con la Cultura non si mangia" e rilanciamo alla luce della certezza che con la Cultura si va in vacanza! e si arricchisce la propria esistenza di un valore irrinunciabile.

Per definire qualcosa che non c'era prima, siamo ricorsi ad un neologismo. Crediamo che la ricchezza culturale di un paese si misuri, fra le altre, anche dal dinamismo linguistico! Ed ecco allora che con il suffisso -nze applicato al sostantivo Cultura, nasce una parola nuova CULTURANZE (nomina actionis) che è, al contempo, nome e verbo: CULTURA IN AZIONE.

patrizia, sandro

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Davvero possiamo fare a meno della Cultura?

Abbiamo bisogno dell'artista che ci insegna a vedere la bellezza.

Abbiamo necessità dello studioso che condivide con noi l'emozione della ricerca.

Non possiamo rinunciare alla poesia di una donna, di un uomo che combattono con il quotidiano per affermare e coltivare la propria passione culturale.

Nelle prime comunità umane, 30-40.000 anni fa, sebbene la lotta per la sopravvivenza del gruppo impegnasse duramente i nostri antenati, essi provvedevano alla cura e sostentamento dello sciamano, dell'iniziato all'arte delle pitture rupestri, dei musici, dei danzatori, del guaritore depositario dei segreti delle piante, dell'astronomo custode del tempo astrale.

Eppure procurarsi il cibo, ripararsi dal freddo, difendersi dai predatori non era cosa affatto semplice.

L'Homo nella sua Sapienza primordiale conosceva il valore della Cultura, oggi le comodità conquistate ci hanno reso meno "sapiens" dell'homo originario?

patrizia

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